Formula1: Vettel e Schumi amici e rivali
Maggio 20, 2017Nella gara di Miami, collisione a zero punti per entrambi, poi il chiarimento
Capita quando si è amici e rivali allo stesso tempo: domenica, a Miami, quando mancavano ormai pochi giri alla bandiera a scacchi, si è svolto uno scontro tra Mick Schumacher e Sebastian Vettel; quest ultimo ha da sempre considerato il campionissimo della Ferrari prima come un modello a cui ispirarsi, anche riguardo la vita privata, e poi anche come un amico a cui chiedere consigli.
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La carriera di Michael e Seb
I due, quando Michael è tornato alle corse con la Mercedes nel 2010, hanno spesso rappresentato la Germania alla Corsa dei Campioni, e il 7 volte iridato alla sua ultima gara, corse in parco chiuso a congratularsi con l’erede che aveva appena vinto uno dei suoi quattro mondiali con la Red Bull; Seb, quando ha firmato con la Ferrari nel 2014, aveva il dichiarato obbiettivo di seguire l’amico, che lo aveva consigiato a scegliere senza dubbio Maranello. Così, dopo l’incidente sugli sci a Meribel, Seb ha assunto il ruolo di chiocchia nei confronti dell’amico, prodigo di consigli, e tra i due si è stabilito un ottimo rapporto. Con Mick che da tempo è entrato a far parte della Ferrari Driver Academy. Sei appassionato di rimedi naturali? Qui puoi leggere come ottenere oli essenziali a casa.
Il tamponamento delle due auto: Schumi, visto le tante polemiche, difende l’amico
Superato Ocon, i due domenica hanno svolto un duello che per quel momento valeva il nono posto. Alla curva 17, Schumi ha affondato il colpo con l’obbiettivo di scavalcare l’Aston Martin di Seb; Vettel, finito con testa cosa, si è dovuto dunque ritirare, anche se c’è da dire che si è classificato top diciasettesimo e ultimo; Mick, nel frattempo, è tornato ai box, sostituendo l’ala per finire quindicesimo, deluso per non aver colto i suoi primi punti iridati. Vettel ha poi affermato che è stato stupido per tutti e due ed era dispiaciuto che erano finiti fuori; lui pensava di essere davanti e lo era comunque ma di mezza macchina, quando lo ha visto era troppo tardi. I due piloti si sono poi sentiti al telefono, mentre si recavano all’aeroporto domenica sera e hanno così chiarito la questione. C’è da dire che la loro salda amicizia non si è compromessa, così come ha sottolineato lo stesso Schumi jr dopo la gara: per lui rappresenta comunque un prezioso amico. C’è da dire che Mick, anche per il confronto con un pilota del tutto esperto come Kevin Magnussen, ha mostrato una dannosa tendenza agli incidenti. Vettel ha poi difeso Schumacher, a tal proposito, affermando che è facile sbagliare con tali condizioni, a livello mediatico occorre dargli un po’ di tregua.