Rabiot oltre i limiti: nuovo caso al Marsiglia e fuori rosa
Agosto 25, 2017L’ex juventino protagonista di una lite con Rowe dopo il ko con il Rennes, De Zerbi interviene con mano ferma
L’avventura di Adrien Rabiot all’Olympique Marsiglia si complica dopo appena una partita ufficiale. Il centrocampista francese, arrivato in estate a parametro zero dopo la fine del contratto con la Juventus, è stato temporaneamente escluso dalla rosa insieme al compagno Jonathan Rowe in seguito a un acceso diverbio nello spogliatoio avvenuto al termine della sconfitta contro il Rennes.
Lo scontro e la decisione del club
La tensione è esplosa venerdì scorso negli spogliatoi dopo il deludente esordio in Ligue 1. Rabiot, evidentemente frustrato dalla prestazione della squadra, ha affrontato duramente il giovane Rowe pretendendo maggiore impegno. La discussione è degenerata rapidamente, con i due giocatori arrivati faccia a faccia e separati a fatica dai compagni, sotto gli occhi del direttore sportivo Mehdi Benatia, ex difensore della Juventus e ora dirigente del club provenzale.
Il provvedimento non si è fatto attendere: lunedì il Marsiglia ha comunicato la sospensione temporanea di entrambi i calciatori, con l’avallo dell’allenatore Roberto De Zerbi. I due dovranno inoltre versare una multa significativa alla fondazione benefica della società, ulteriore segnale della volontà del club di non tollerare comportamenti controproducenti all’interno del gruppo.
Vale la pena notare che Rowe, acquistato in estate dal Norwich, era già considerato sul mercato prima dell’incidente, con Roma e Bologna che avrebbero manifestato interesse per il giovane attaccante inglese.
Una carriera segnata dalle controversie
Questo episodio è solo l’ultimo di una lunga serie di situazioni problematiche che hanno caratterizzato la carriera di Rabiot. Il talento del centrocampista francese è sempre stato accompagnato da un carattere difficile e da comportamenti che hanno spesso creato tensioni all’interno degli spogliatoi dove ha militato, condizionando la sua crescita professionale nonostante le indiscutibili qualità tecniche.
Durante la sua permanenza al Paris Saint-Germain, Rabiot si rese protagonista di un clamoroso braccio di ferro con la dirigenza quando, rifiutandosi di rinnovare il contratto, venne messo fuori rosa per diversi mesi. Figura centrale in questa e altre controversie è stata sempre la madre-agente Véronique, presenza ingombrante che ha influenzato molte delle scelte professionali del figlio, tenendo in scacco club del calibro di PSG, Juventus, Manchester United e Roma durante le varie trattative di mercato.
I precedenti illustri
La lista degli scontri che hanno visto protagonista Rabiot è sorprendentemente lunga per un calciatore ancora relativamente giovane. Memorabile fu il litigio con Zlatan Ibrahimovic durante la comune militanza al PSG, seguito da screzi con l’allenatore Thomas Tuchel che lo punì per un ritardo di sei minuti a una riunione tecnica (insieme al ben più celebre Mbappé).
Non mancano controversie anche con la nazionale francese: Rabiot rifiutò la convocazione come riserva per i Mondiali 2018 (poi vinti dalla Francia), guadagnandosi l’etichetta di “traditore” da parte dell’opinione pubblica e complicando il suo rapporto con la federazione.
Anche in Italia, durante la sua esperienza juventina, Rabiot non ha mancato di far parlare di sé per episodi extra-campo. Nel dicembre 2023, dopo una partita tra Juventus e Monza, ingaggiò un duello social con Roberto Gagliardini. L’ex interista aveva esultato provocatoriamente in faccia al francese dopo un gol, ma Rabiot si vendicò servendo l’assist per la rete della vittoria bianconera al 94′. “Impara a essere umile, perché finché l’arbitro non fischia la fine, tutto è possibile”, scrisse sui social, ricevendo la piccata risposta di Gagliardini: “Le cose di campo restano in campo, non sui social. Chiama la mamma!”.
Il futuro a Marsiglia in bilico?
L’esclusione temporanea decisa da De Zerbi rappresenta un serio campanello d’allarme per il prosieguo dell’avventura di Rabiot a Marsiglia. Il tecnico italiano, noto per la sua intransigenza caratteriale e per l’importanza che attribuisce alla coesione del gruppo, difficilmente tollererà ulteriori comportamenti divisivi, soprattutto da parte di un giocatore che dovrebbe essere uno dei leader tecnici della squadra.
Per Rabiot, che in estate aveva rifiutato diverse offerte (inclusa quella del Milan) scegliendo Marsiglia anche per la prospettiva di giocare la Champions League, si tratta di un inizio decisamente in salita che rischia di compromettere quella che sulla carta appariva come una tappa importante della sua carriera.
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Mentre il caso Rabiot tiene banco in Francia, in Italia l’attenzione dei tifosi è rivolta ad altri big match, come si può leggere nell’articolo che analizza l’attesa sfida tra Milan e Atalanta, due squadre che a differenza del Marsiglia sembrano aver trovato maggiore equilibrio nei rispettivi spogliatoi, dimostrando come la gestione delle personalità rappresenti un fattore cruciale per il successo di qualsiasi progetto sportivo.
