Le grandi del nord: squadre incomplete a caccia del Napoli
Agosto 19, 2017Inter, Milan e Juventus alle prese con nodi irrisolti mentre il campionato si avvicina
Il conto alla rovescia per l’inizio della Serie A è iniziato. A poche settimane dall’avvio del campionato, le tre storiche potenze del nord Italia mostrano ancora cantieri aperti e questioni irrisolte. Inter, Milan e Juventus, naturali sfidanti del Napoli nella corsa al titolo, navigano tra mercato incompiuto e scelte tattiche da definire. I nerazzurri devono bilanciare un attacco potenzialmente stellare con una difesa che invecchia, i rossoneri cercano disperatamente rinforzi per il reparto arretrato e una punta di riferimento, mentre i bianconeri restano prigionieri di acquisti sbagliati e cessioni difficili. Una situazione di stallo che potrebbe favorire la squadra partenopea nella difesa del titolo, mentre gli appassionati di pronostici trovano spunti interessanti su https://1-bet.eu/ per valutare le reali chance delle pretendenti allo scudetto.
Il paradosso nerazzurro: super attacco, difesa a rischio
L’Inter campione d’Italia sembra aver individuato in Lookman il tassello mancante per completare un tridente offensivo da sogno con Lautaro Martinez e Marcus Thuram. Una scelta ambiziosa che però solleva interrogativi sulla reale necessità di un ulteriore investimento in attacco, quando il reparto ha già dimostrato di essere il più prolifico del campionato scorso. L’operazione rischia inoltre di rallentare la crescita di Pio Esposito, giovane promessa che potrebbe rappresentare il futuro della prima linea nerazzurra.
La vera emergenza della squadra di Chivu si trova invece nel reparto arretrato. Acerbi e De Vrij, pilastri della difesa, avanzano inesorabilmente con l’età, mentre Pavard e Bisseck hanno alternato prestazioni convincenti a passaggi a vuoto preoccupanti. Una vulnerabilità strutturale che potrebbe costare cara in una stagione che vedrà l’Inter impegnata su quattro fronti, con il ritorno del Mondiale per Club previsto per la prossima estate.
Marotta e Ausilio sembrano concentrati sul colpo ad effetto in attacco, quando forse dovrebbero dirottare attenzioni e risorse verso un reparto difensivo che necessita di rinnovamento e ringiovanimento immediato per mantenere gli equilibri che hanno garantito il ventesimo scudetto.
Milan, la coperta corta di Allegri
Il precampionato rossonero, nonostante la recente battuta d’arresto contro il Chelsea, ha mostrato segnali incoraggianti. La squadra sta assimilando i principi di gioco del nuovo allenatore, impostando una proposta tattica basata su solidità difensiva e verticalizzazioni rapide, marchio di fabbrica di Massimiliano Allegri.
Tuttavia, l’organico a disposizione presenta lacune evidenti. La cessione di Thiaw ha ulteriormente indebolito un reparto difensivo già numericamente insufficiente, soprattutto se il tecnico livornese dovesse optare per un sistema a tre. Non basta un rinforzo nel settore arretrato, servono almeno due innesti di qualità per garantire rotazioni adeguate durante una stagione che si preannuncia estenuante.
L’altro nodo cruciale riguarda l’attacco. La scelta del centravanti titolare definirà le ambizioni del Diavolo: tra Vlahovic e Hojlund, il serbo offre maggiori garanzie immediate, ma il giovane danese potrebbe rappresentare un investimento più lungimirante. Le dimensioni del parco attaccanti andranno comunque calibrate in funzione del modulo definitivo, con il 3-5-2 che ridurrebbe inevitabilmente gli spazi a disposizione dei giocatori offensivi, come evidenzia anche l’analisi tattica in vista di Milan-Atalanta che sottolinea come le scelte di formazione potrebbero influenzare l’approccio contro avversari di alto livello.
Juventus, prigioniera degli errori passati
La convincente prova contro il Borussia Dortmund ha regalato un sorriso ai tifosi bianconeri, ma non può cancellare le difficoltà strutturali che la Vecchia Signora si trova ad affrontare. La squadra di Tudor rimane ostaggio delle scelte di mercato discutibili della passata stagione, con acquisti come Douglas Luiz e Nico Gonzalez che si sono rivelati più un peso che una risorsa.
L’arrivo di Koopmeiners apre interrogativi sugli equilibri del centrocampo, dove l’allenatore dovrà sacrificare uno tra Thuram e Locatelli per fare spazio all’olandese. La situazione di Vlahovic resta complessa e irrisolta, mentre il mercato in uscita stagna, bloccando di conseguenza le operazioni in entrata.
Le speranze bianconere si concentrano sul recupero di Bremer, sull’arrivo di David in attacco e sulla definitiva esplosione di Yildiz, talento cristallino che sta mostrando le qualità per diventare il nuovo trascinatore juventino. Ma il tempo stringe, e mentre i giorni passano la Juventus, come le altre grandi del nord, resta incompleta e vulnerabile in quella che si preannuncia come una stagione cruciale per la ridefinizione degli equilibri nel calcio italiano.

